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MBA e AI: Domande che Guidano il Futuro

C’è un punto su cui siamo tutti d’accordo: il 2024 non sarà un anno come gli altri. In un mercato già turbolento che usciva a fatica da un pandemia epocale, immersi in uno scenario internazionale particolarmente instabile, abbiamo dovuto accogliere una nuova rivoluzione tecnologica: l’intelligenza artificiale.
Cerchiamo di essere chiari, l’intelligenza artificiale è a nostra disposizione da una decina d’anni ma era dentro le cose: i nostri dispositivi, i grandi server, i centri di ricerca. A noi, comuni mortali, arrivava il risultato l’azione finale. Adesso non è più così e per capirlo bastano due date: 30 novembre 2022 e 6 novembre 2023.

Siamo tutti GPT

La prima data è il lancio ufficiale di Chat GPT, la chatbot di OpenAI che ha aperto le porte dell’intelligenza artificiale alle persone comuni. Il dibattito sull’intelligenza artificiale è ampio e non lo affronteremo qui ma ci basta segnare il punto: l’AI esce dalle segrete stanze della scienza e della tecnica e diventa uno strumento a disposizione di tutti. Questo ovviamente cambia alla radice lo scenario ma il cambio di passo che vogliamo analizzare avviene il 6 novembre 2023. Siamo al DevDay di OpenAI che presenta la versione 4.0 della sua creatura e una nuova applicazione: i GPTs.

I GPTs, o Generative Pre-trained Transformers, sono una serie di modelli di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI che hanno la capacità di generare testo in maniera estremamente realistica. Questi modelli sono addestrati su una vasta gamma di dati provenienti da internet, il che gli permette di comprendere e produrre lingua in un modo che rispecchia abbastanza fedelmente il linguaggio umano.

I GPTs

Utilizzano una tecnica chiamata apprendimento trasferibile, dove un modello viene prima pre-addestrato su un grande dataset per capire il linguaggio in generale, e poi può essere affinato (o fine-tuned) per compiti specifici. In estrema sintesi viene offerta la possibilità di adattare il potentissimo strumento alle nostre singole esigenze, focalizzando la sua conoscenza, addestrandolo a seguire le nostre particolari e specifiche esigenze. Un assistente virtuale costruito da noi stessi.

Ci perdonino gli esperti per la brutale semplificazione, ma non siamo qui a parlare di intelligenza artificiale, ma del suo impatto sul mondo delle aziende, sulle opportunità e i falsi miti. Quindi continuiamo con la brutalità e buttiamola giù semplice: chiunque può costruirsi un assistente che lo aiuti nel suo lavoro. Per esigenze basiche la personalizzazione ha costi risibili, per esigenze più complesse si può arrivare ad investimenti nell’ordine di decine di migliaia di euro, o anche meno.

Quanto c’è di vero in questa affermazione? Quasi tutto, con due non tanto piccole postille:

  1. Stai parlando con una macchina, non con un essere umano. Pensare che ti comprenda realmente è come pensare che il cane capisca il senso delle tue parole. Un problema non da poco in un paese con il 75% di analfabetismo funzionale. Le macchine rispondono perfettamente ad ordini perfettamente elaborati. Questa cosa si chiama programmazione semantica, ma non approfondiremo più di tanto questo punto.
  2. Le macchine non fanno cose. Fanno quello che gli dici di fare e semplicemente per comprendere se stai avendo successo devono comprendere bene quali siano i parametri del tuo successo. Questo vuol dire che, con buona pace dell’intelligenza artificiale, almeno per il momento, quando si tratta di progettare un’azienda, il boccino rimane saldamente in mano al pensiero umano.

Queste riflessioni sono essenziali per chi, come noi, si occupa di formazione. Il professore Luciano Floridi parla dell’avvento dell’AI come un divorzio tra la capacità di fare le cose e l’intelligenza necessaria per farle. Un modello di intelligenza artificiale è in grado, analizzando i bilanci degli ultimi 20 anni di un’azienda, di rispondere in pochi secondi a qualsiasi domanda relativa all’analisi delle criticità, ai trend, alle azioni compiute ed ai risultati ottenuti. Ma ci sono due problemi (che in realtà sono la nostra salvezza): ottenuta la risposta non sa minimamente che farsene e, cosa più importante, non è in grado di porre la domanda.

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Come s’insegna l’intelligenza?

Torniamo al nostro punto di vista, come ente che si occupa di formazione. L’esigenza diventa duplice: affrontare il dialogo con l’intelligenza artificiale, comprendere come si integra nella nostra vita e nel nostro lavoro e capirne il linguaggio. Un’altra figura usata dal professor Floridi è quello che viene definito envelopment. Tecnicamente è l’area tridimensionale all’interno del quale può operare un robot ma Floridi lo usa per disegnare un possibile modello di dialogo uomo-macchina attraverso un esempio quasi brutale: la lavastoviglie. Un meccanismo basilare, composto da bracci meccanici che spruzzano acqua e sapone senza criterio, viene reso efficiente dal suo envelope, il box che racchiude la lavatrice.

L’intelligenza artificiale (che è molto meno intelligente di quanto sembri) è rappresentata dai braccetti che spargono acqua indiscriminatamente; la nostra organizzazione, la nostra visione, il nostro modello di management (se parliamo di impresa) è il box che la rende efficiente. E visto che effettivamente oggi vogliamo parlare di impresa, il nostro envelopment ha nomi ben precisi: Management e Business Administration.

Il dibattito mainstream sta generando una grande confusione intorno all’AI, presentandola come una soluzione. Niente che non sia successo nel tempo con Internet, gli smartphone, i social… Ma oggi sappiamo che il successo è giunto solo a chi ha interpretato tutte queste rivoluzioni per quello che erano: uno strumento, una condizione necessaria, importantissima e sicuramente discriminante. Ma non sufficiente. La competizione rimane sempre sul fattore umano e sulla sua capacità di leggere dati, interpretarli, trovare soluzioni dove nessuno avrebbe cercato. Insomma, sempre se parliamo di imprese, il centro rimane il management e la business administration.

Per questo crediamo che considerare un MBA (Master in Business Administration) apra una riflessione profonda sulle prospettive di carriera in Italia. Un MBA non solo offre un’ampia gamma di opportunità lavorative in diversi settori, ma è anche un percorso che contribuisce significativamente allo sviluppo economico e sociale del territorio. Le competenze acquisite, quali leadership, gestione del tempo e capacità analitiche, sono altamente richieste nel mercato del lavoro e rendono i laureati in MBA particolarmente attraenti per le aziende.

Unisom ha sempre posto al centro del proprio obiettivo il placement dei propri studenti unendo alla qualità della formazione l’individuazione di settori dove la richiesta di quelle specifiche competenze fosse alta. Secondo il report di QS World University Rankings (2020), i laureati in MBA godono di un tasso di occupabilità notevolmente più alto rispetto ai non laureati, indicando la forte domanda di queste competenze nel mercato. In Italia, questo si traduce in una maggiore competitività per le aziende locali e in un incremento dell’innovazione e dell’imprenditorialità.

Ma c’è anche un altro livello che reputiamo importante. Come Consorzio abbiamo tra i nostri scopi sociali, ed al centro della nostra vision, la crescita territoriale. Uno studio dell’Association of MBAs (AMBA) evidenzia come i laureati MBA influenzano positivamente la cultura aziendale e promuovono pratiche di gestione sostenibili, migliorando le prestazioni delle aziende e contribuendo a uno sviluppo economico più equilibrato e sostenibile. Inoltre, questi manager qualificati spesso facilitano le connessioni delle aziende locali con i mercati globali, aumentando la visibilità e la competitività del territorio a livello internazionale.

Introduzione al lavoro con un MBA

Un Master in Business Administration rappresenta non solo un traguardo accademico di alto livello, ma anche un’esperienza trasformativa per chi ambisce a una carriera manageriale di successo. Questo diploma, riconosciuto globalmente, non solo attesta le competenze in ambito aziendale e di gestione, ma incarna anche un valore aggiunto considerevole per il proprio percorso professionale. Oltre ad approfondire conoscenze teoriche, un MBA ti permette di sviluppare competenze pratiche cruciali come la capacità di prendere decisioni strategiche, gestire team ed effettuare analisi complesse dei dati, qualità indispensabili in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Ambiti dove l’AI ha un ruolo importante ma soltanto se viene considerata come uno strumento, assolutamente indispensabile, oggi, su questo nessuno ha dubbi. Ma comunque al servizio delle competenze (e delle esigenze) umane.

E non siamo noi a sottolineare l’appetibilità di queste skills all’interno del mercato del lavoro. Secondo un’indagine condotta da Graduate Management Admission Council (GMAC), i laureati MBA tendono ad avere migliori prospettive di carriera rispetto ai loro coetanei senza questo titolo, con un tasso di occupazione più elevato e salari medi superiori. Questo dimostra l’alto valore che il mercato attribuisce a queste competenze. Inoltre, un master del genere non rappresenta soltanto un investimento nella formazione, ma anche nell’espansione della rete professionale. Attraverso le relazioni stabilite con docenti, professionisti del settore e colleghi studenti, è possibile accedere a un network di contatti internazionali, fondamentale per la crescita professionale e per opportunità future.

Importanza di un diploma MBA

L’importanza di un diploma MBA in Italia non può essere sottovalutata, dato il contesto lavorativo in costante evoluzione e sempre più globalizzato. Le competenze acquisite attraverso un MBA, quali leadership avanzata, risoluzione di problemi complessi e presa di decisioni informate, non solo rendono i laureati altamente qualificati per un’ampia gamma di ruoli aziendali, ma li posizionano anche come agenti di cambiamento e innovazione all’interno delle organizzazioni.

Continuiamo ad analizzare i dati. Secondo il Global Management Education Graduate Survey del 2019, condotto sempre da GMAC, i laureati in Business Administration in tutto il mondo segnalano un alto livello di soddisfazione professionale e un incremento significativo nelle loro carriere post-laurea. In Italia, in particolare, il possesso di un MBA è fortemente correlato a ruoli di leadership e a posizioni di alto profilo in diversi settori come la finanza, il marketing, la consulenza e oltre. Le aziende italiane sono sempre più inclini a investire in talenti con un background MBA per guidare l’innovazione e promuovere la crescita sostenibile.

Inoltre, il crescente bisogno di adattarsi a mercati dinamici e a tecnologie in rapido sviluppo rende i laureati MBA particolarmente preziosi per le aziende che cercano di navigare in questi scenari complessi. Con la loro formazione, i laureati MBA sono in grado di apportare un contributo significativo allo sviluppo strategico delle imprese, influenzando positivamente sia la crescita economica che l’innovazione nel contesto lavorativo italiano.

Prospettive di lavoro per gli MBA in Italia

In Italia, le prospettive di lavoro per i laureati MBA si estendono attraverso diversi settori chiave, come la consulenza, il marketing, la finanza e la gestione aziendale. Questi settori richiedono un insieme unico di competenze e una visione strategica, qualità che i laureati MBA possiedono in abbondanza. Nell’ambito della consulenza, ad esempio, la capacità di fornire soluzioni innovative e strategiche è fondamentale. I laureati MBA, con la loro formazione approfondita, sono in grado di affrontare problemi complessi e di guidare le aziende verso il successo.

Parlare di placement, oggi, significa anche parlare di Linkedin, il social network dell’incontro tra offerta e domanda di lavoro. Proprio un’analisi di LinkedIn ha mostrato una crescita significativa nella domanda di professionisti MBA in ambito consulenza, con un incremento del 24% delle offerte di lavoro per questi profili negli ultimi anni. Nel settore del marketing, in particolare, la continua evoluzione del mercato richiede professionisti capaci di comprendere e anticipare le tendenze, un’abilità sviluppata nel corso di un MBA. Per quanto riguarda la finanza, le competenze acquisite in un MBA, come l’analisi dei dati e la pianificazione strategica, sono essenziali.

Ambiti per il placement

Consulenza: Un settore che richiede competenze di alto livello e una visione strategica delle aziende. Gli MBA sono molto ricercati in questo settore per le loro competenze aziendali, capaci di aiutare le aziende a risolvere problemi complessi e a prendere decisioni strategiche.

Marketing: La continua evoluzione del mercato richiede professionisti capaci di comprendere e anticipare le tendenze, un’abilità sviluppata nel corso di un MBA. I laureati sono dotati delle competenze necessarie per guidare strategie di marketing innovative e orientate al futuro.

Finanza: In questo settore, le competenze acquisite in un MBA, come l’analisi dei dati e la pianificazione strategica, sono essenziali. I laureati MBA sono spesso preferiti per le loro abilità nell’interpretare le tendenze finanziarie e guidare decisioni di investimento sagge.

Gestione aziendale: La leadership, la gestione delle risorse umane e la pianificazione strategica sono competenze fondamentali per il successo di qualsiasi azienda. I laureati MBA sono considerati candidati ideali per ruoli di leadership, essendo in grado di guidare efficacemente le organizzazioni in un contesto aziendale in rapida evoluzione.

Settori ad alta richiesta di laureati MBA

La richiesta di laureati MBA in Italia è particolarmente elevata in molte aziende di primo piano, sia nazionali che multinazionali. Queste aziende, tra cui Fiat Chrysler Automobiles (FCA), Enel e UniCredit, non solo offrono diverse opportunità di lavoro per i laureati MBA, ma rappresentano anche dei veri e propri trampolini di lancio per carriere di successo. Queste aziende apprezzano le competenze che un MBA porta con sé, in particolare nelle aree della gestione aziendale, del marketing e della finanza.

FCA, ad esempio, è una delle principali aziende automobilistiche italiane, nota per la sua ricerca di professionisti con competenze avanzate in gestione aziendale e capacità decisionali strategiche. Enel, un gigante nel settore energetico, è costantemente alla ricerca di laureati MBA per ruoli che richiedono una solida comprensione delle dinamiche di mercato e abilità strategiche. UniCredit, una delle principali banche del paese, cerca regolarmente professionisti MBA per ruoli in ambito bancario e finanziario, dove le competenze analitiche e strategiche sono fondamentali.

Inoltre, secondo un report di Forbes, il mercato del lavoro italiano mostra una crescente tendenza nel valorizzare i laureati MBA, con una domanda in aumento in settori come la tecnologia, l’innovazione e il digitale. Questo evidenzia come il panorama lavorativo italiano sia in continua evoluzione, con un crescente bisogno di competenze manageriali avanzate e una visione strategica orientata al futuro.

Aspettative salariali per i laureati MBA in Italia.

La retribuzione dei laureati MBA in Italia è un fattore significativo da considerare, poiché riflette il valore riconosciuto di questa qualifica nel mercato del lavoro. Sebbene i salari possano variare a seconda del settore e dell’azienda, in generale i laureati MBA possono aspettarsi una remunerazione competitiva, grazie alle competenze avanzate e alla preparazione strategica che hanno acquisito. Secondo il report di QS Top MBA, i salari medi per i laureati in MBA in Italia oscillano tra i 55.000 e i 70.000 euro all’anno, un intervallo che testimonia il forte valore attribuito a queste competenze nel mercato del lavoro italiano.

È importante sottolineare come questi numeri possono variare significativamente in base a fattori quali l’esperienza professionale pregressa del laureato, il settore specifico in cui opera e la dimensione dell’azienda. Per esempio, i laureati che entrano in settori come la consulenza strategica o la finanza aziendale possono aspettarsi salari superiori alla media, data la complessità e l’importanza delle funzioni che svolgono. Inoltre, le aziende più grandi o quelle con una forte presenza internazionale tendono a offrire salari più elevati rispetto alle piccole e medie imprese.

Competenze e qualità ricercate dai datori di lavoro

I laureati MBA sono particolarmente apprezzati dai datori di lavoro italiani per una serie di competenze e qualità distintive. Queste includono la leadership, fondamentale per ispirare e guidare team verso obiettivi comuni, e le capacità analitiche, indispensabili per analizzare dati complessi e prendere decisioni informate. L’orientamento al risultato è un’altra qualità fondamentale, poiché dimostra la capacità di raggiungere obiettivi specifici e di contribuire attivamente al successo dell’azienda. Infine, la capacità di lavorare in team è essenziale per collaborare efficacemente con colleghi di diversi reparti e background professionali.

Secondo un’indagine della Harvard Business Review, queste competenze non solo aumentano l’efficacia individuale, ma contribuiscono anche a creare un ambiente lavorativo più dinamico e produttivo. Le aziende italiane, in particolare, valorizzano questi aspetti in quanto sono fondamentali per navigare in un mercato in rapida evoluzione e per affrontare le sfide del contesto economico globale. I laureati MBA, grazie alla loro formazione, sono quindi ben posizionati per assumere ruoli chiave nelle aziende, portando innovazione e promuovendo la crescita.

Questo ampliamento mira a enfatizzare le competenze e le qualità che rendono i laureati MBA particolarmente attraenti per i datori di lavoro italiani, evidenziando il loro ruolo cruciale nel contribuire al successo delle aziende in un ambiente lavorativo competitivo e in continuo cambiamento.

Strategie di networking e di ricerca di lavoro per gli MBA in Italia

Per quanto pronto ad assorbire nuove competenze, il mercato del lavoro, in questo campo è molto selettivo. Non basta avere un MBA, bisogna avere e padroneggiarne le competenze. Uno degli elementi più disruptive dell’avvento nelle imprese dell’intelligenza artificiale è proprio l’approccio stesso alle competenze. Sapere qualcosa è un compito meccanizzabile, capire qualcosa e vedere oltre il quadro generale non è meccanizzabile.

Anche per questo motivo non basta più il titolo, per quanto prestigioso sulla carta; è essenziale trovare il percorso adatto ai propri obiettivi e la forza per percorrerlo con estrema determinazione. E questo parlando soltanto della fase formativa.

Per ottimizzare le opportunità di lavoro in Italia, i laureati MBA devono essere proattivi nel costruire una rete di contatti professionali e nell’adottare strategie efficaci di ricerca del lavoro. Partecipare a eventi di networking come conferenze e fiere di settore è cruciale per incontrare potenziali datori di lavoro e professionisti influenti. Questi eventi offrono l’opportunità di stabilire connessioni significative e di scoprire opportunità di lavoro nascoste.

Utilizzare piattaforme di networking online come LinkedIn è altrettanto importante. Questi strumenti consentono ai laureati MBA di connettersi con professionisti del settore, partecipare a gruppi di interesse, e tenersi aggiornati sulle ultime tendenze e opportunità di lavoro. Un profilo LinkedIn ben curato può anche attrarre l’attenzione dei reclutatori e aumentare le possibilità di essere notati.

Infine, sfruttare le risorse offerte dalle scuole di business è fondamentale. Molte scuole di business forniscono servizi di carriera e supporto per la ricerca del lavoro, che possono includere consulenza professionale, workshop su come scrivere un curriculum efficace e preparazione per i colloqui di lavoro. Queste risorse sono progettate per aiutare i laureati MBA a navigare con successo nel mercato del lavoro e a sfruttare al meglio le loro competenze.

Opportunità di formazione e avanzamento di carriera

Fare un MBA in Italia non è solo una scelta educativa, ma un investimento strategico nella propria carriera e nel proprio sviluppo personale. Le competenze e le conoscenze acquisite durante un programma MBA sono estremamente ricercate nel mercato del lavoro italiano, spesso fungendo da chiave per sbloccare nuove e stimolanti opportunità professionali. Questi programmi offrono una formazione approfondita in diverse aree del business, dalla strategia aziendale al marketing, dalla finanza alla gestione delle risorse umane, fornendo agli studenti una visione olistica del mondo degli affari.

Importante è la considerazione dei costi e dei benefici associati a un MBA. Sebbene rappresenti un investimento significativo in termini di tempo e risorse finanziarie, il ritorno sull’investimento può essere sostanziale. Laurearsi in un programma MBA può portare a una rapida progressione di carriera, a salari più elevati e a posizioni di maggiore responsabilità. Inoltre, la rete di contatti professionali che si sviluppa durante il corso può essere inestimabile, offrendo accesso a un network di professionisti, leader di settore e potenziali datori di lavoro.

Obiettivi ed esigenze personali

Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente se un MBA sia in linea con i propri obiettivi di carriera e le esigenze personali. Un MBA è particolarmente adatto per coloro che sono ambiziosi e mirano a posizioni di leadership o desiderano avviare la propria impresa. Offre anche l’opportunità di sviluppare competenze non solo tecniche, ma anche trasversali come il problem solving, il pensiero critico e la capacità di lavorare efficacemente in team diversificati.

In sintesi, un MBA in Italia può essere un investimento valido per il futuro, specialmente per coloro che mirano ad avanzare rapidamente nella loro carriera, acquisire competenze di leadership e ampliare la propria rete professionale. Questo diploma non solo migliora le prospettive di carriera, ma contribuisce anche allo sviluppo personale, preparando i laureati a navigare con successo nel complesso panorama del business moderno.

Cosa è Unisom

Il Consorzio UNISOM opera nel settore della alta formazione e della formazione post-universitaria favorendo lo sviluppo della personalità, della cultura e della capacità tecnica degli allievi.

Conclusioni: Vale la pena fare un MBA in Italia?

L’Italia si distingue nel panorama internazionale per la qualità eccellente dei suoi programmi MBA. Le numerose istituzioni accademiche del Paese offrono corsi MBA di prim’ordine che abbracciano un’ampia varietà di discipline, fornendo agli studenti una formazione completa e diversificata. Questi programmi consentono di specializzarsi in ambiti cruciali come la finanza, il marketing, la gestione delle risorse umane e l’imprenditorialità, garantendo una preparazione all’avanguardia per i futuri leader del business.

Partecipare a un MBA in Italia significa immergersi in un ambiente di apprendimento stimolante, dove gli studenti possono beneficiare dell’esperienza di docenti rinomati e affrontare progetti pratici che sfidano e affinano le loro capacità manageriali. Molti programmi arricchiscono ulteriormente questa esperienza con stage in aziende italiane e internazionali, offrendo un immersione diretta nel mondo del lavoro e un’opportunità preziosa per acquisire esperienza pratica nel settore di interesse.

Un aspetto distintivo degli MBA italiani è l’opportunità unica di costruire una rete di contatti nel mondo degli affari. Il networking con professionisti del settore, docenti e colleghi studenti apre le porte a collaborazioni future e potenziali opportunità di carriera, creando un valore aggiunto inestimabile per ogni studente.

In conclusione, un MBA in Italia non è solo un percorso formativo, ma un viaggio trasformativo che offre un’educazione di alta qualità nel campo della gestione aziendale, esperienze pratiche significative e un accesso privilegiato a una vasta rete di professionisti. Per coloro che aspirano a eccellere nel panorama aziendale globale, un MBA italiano rappresenta una scelta strategica, un investimento nel proprio futuro professionale e una porta verso infinite possibilità di crescita e successo.

Linkoteca

QS Graduate Employability Rankings 2020: Questo studio elenca le migliori università secondo la loro capacità di fornire ai loro studenti una carriera di successo. Le università vengono valutate in base a vari indicatori, tra cui la reputazione presso i datori di lavoro, i risultati degli ex studenti e il tasso di impiego dei laureati. Puoi trovare maggiori dettagli su questo studio sul sito di QS (Fonte: QS Graduate Employability Rankings 2020).

QS Global MBA Rankings: Global 2020: Questa classifica fornisce una panoramica dei migliori programmi MBA a tempo pieno in tutto il mondo. Considera diversi fattori, come il ritorno sull’investimento, l’imprenditorialità, i risultati degli ex studenti, la diversità, l’occupabilità e il pensiero strategico. Puoi trovare ulteriori informazioni su questa classifica sul sito di QS (Fonte: QS Global MBA Rankings: Global 2020).

Employability and Business School Graduates: Corporate Recruiters Survey 2019: Questo studio della Graduate Management Admission Council (GMAC) offre una panoramica della domanda di assunzione da parte dei datori di lavoro per i laureati MBA e esplora le pratiche e le tendenze di assunzione per settore e regione del mondo. Puoi trovare maggiori dettagli su questo studio su ERIC (Fonte: Employability and Business School Graduates: Corporate Recruiters Survey 2019).