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Il mercato biotech cresce: i dati del settore

Unisom, in collaborazione con il Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Palermo, lancia la seconda edizione di BPMS, un master focalizzato sul marketing del comparto biomedicale che nella sua prima edizione ha potuto segnare un 80% di placement con allievi che hanno trovato occupazione stabile in aziende ed enti del settore.

Iscriviti al Master

Al Master potranno prendere parte 30 partecipanti che avranno diritto a partecipare gratuitamente. 

E le prospettive per il futuro sono ancora migliori.

Le tecnologie della salute si confermano un mercato solido ed in espansione. I dati forniti dall’Area Studi Mediobanca sui conti annuali delle 227 maggiori imprese del MedTech confermano un dato consolidato da tempo.

Nel 2021 il fatturato mondiale del tecnologie biomediche è valutato pari a 535,6 miliardi di euro, con previsione di crescita del 5,7% medio annuo fino a raggiungere 632,6 miliardi nel 2024. Il settore rappresenta il 5,5% della spesa sanitaria mondiale e sviluppa investimenti in ricerca per 33 miliardi di euro, oltre il 6% del fatturato, confermandosi uno dei settori, ovviamente, dove il cuore rimane il settore Ricerca & Sviluppo.

Le due grandi aree del comparto sono

  • diagnostica in vitro (IVDs), che vale 97 miliardi di euro e si prevede possa crescere al 4,9% medio annuo
  • Medical Devices (MDs) con 439 miliardi e proiezioni di crescita del 5,9% medio annuo.

Ovviamente la crescita del 2020 (+6,8%) è stata fortemente influenzata dall’eccezionale utilizzo di alcuni prodotti legati al contrasto della pandemia (mascherine, cannule, siringhe, test antigenici, strumenti per la ventilazione). Di contro hanno sofferto altre specialità, quali l’ortopedico e il dentale, le cui prestazioni sono state procrastinate, rendendo quindi sempre rilevante il dato medio della crescita. Inoltre, i grandi trend demografici legati all’allungamento della speranza di vita tornano a sostenere il comparto per gli anni a venire.

Il nostro Master

Biomedical Product Marketing Specialist

Il Progetto del Master prevede l’inserimento di unnuovo profilo di professionisti in quei settori (biomedico, dei biomateriali, della bioprotesica) più interessati all’applicazione delle innovazioni tecnologiche provenienti dalla sinergia tra competenze biomedicali e esigenze cliniche.

Vai al bando

Il mercato mondiale

A farla da padrone, of course, è il Nord America con vendite per 193 miliardi di euro nel 2021 (36% del totale), seguito dall’Europa con 155 miliardi (28,9%) e dall’Asia a 136 miliardi (25,5%). Ma le previsioni di espansione del mercato asiatico raggiungono il 9,7% annuo, quasi doppiando quelle globali.

Il fatturato per comparti

Cardiologia: 57,7 miliardi (+8% le previsioni)

Diagnostica per immagini: 50,1 miliardi (+3,2%)

Ortopedia: 39,4 miliardi (+3,1%)

Chirurgia generale e plastica: 33,6 miliardi (+11%)

Oftalmologia: 32,2 miliardi (+9,2%).

Importanti prospettive di sviluppo attendono i dispositivi per il diabete (+15,3%) e la nefrologia (+10,6%).

In Europa il primato spetta alla Germania (41,7 miliardi, 26,9% del totale) da Francia (23,5 miliardi,15,2%) Regno Unito (17,8 miliardi, 11,5%) e Italia (17,2 miliardi, 11,1%).

Il mercato italiano

Siamo al sesto posto tra gli esportatori dell’Unione Europea (4,3 miliardi di euro). Davanti a noi Germania (28,4 miliardi di euro), Paesi Bassi (25,5 miliardi), Irlanda (11,5 miliardi), Belgio (9,8 miliardi) e Francia (7,4 miliardi).

Nella classifica mondiale raggiungiamo la 13esima posizione ed i principali mercati di sbocco sono gli Stati Uniti (11,6%), seguiti da Germania e Francia (entrambe al 9,3%).

Nel biennio 2018-2020 il il settore biomedicale italiano ha segnato una crescita media annua del 7%. Migliori le prestazione del fatturato estero che, con un +9%, ha corso di più di quello nazionale (+5,7%).

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La differenza si vede. Per forza.

Il Consorzio universitario UNISOM da oltre 20 anni è impegnato nel sostenere processi di formazioni finalizzati all’ingresso nel mondo del lavoro ed alla crescita professionale.

Raggiungiamo alte percentuali di placement perché lavoriamo quotidianamente affinché la nostra formazione sia sempre in linea con le esigenze del mercato.